Michael Schumacher ha dominato la scena in F1 per anni, ed un ex collega ora lo paragona ad un grande del calcio. Ecco i dettagli.
Il mondiale di F1 targato 2024 sta vivendo sul dominio di Max Verstappen, che pare avviato verso il quarto titolo mondiale consecutivo. Ora è lui il più grande pericolo per i sette titoli mondiali di Michael Schumacher, dopo che Lewis Hamilton, il quale ha superato il tedesco in tutte le altre classifiche, in termini di allori iridati è riuscito ad eguagliarlo, ma non a scavalcarlo
Come diceva lo stesso Kaiser di Kerpen, i record sono fatti per essere battuti, ma nessuno ha dimenticato ciò che Michael ha rappresentato per la F1. Il tedesco è stato in grado di riportare al mondiale la Ferrari, e di aprire con essa una devastante serie di vittorie, dopo anni bui e privi di successi. Per questo motivo, è da molti considerato, senza troppi giri di parole, il più forte della storia, colui che non ha eguali in tal senso.
F1, Fisichella parla della carriera di Schumacher
Di quello che Michael Schumacher ha fatto in F1 abbiamo tutti memoria, ma per chi non ha avuto la fortuna di seguirlo per ovvi motivi anagrafici, le parole di Giancarlo Fisichella sono un bel biglietto da visita, dal momento che è arrivato a paragonarlo con un vero e proprio fenomeno del calcio mondiale. Il pilota capitolino ne ha parlato durante una diretta su Instagram con “Stanleybet.news“, e quanto ha affermato non è passato inosservato.
Ecco le sue parole: “Ci sono stati tanti piloti che sono stati in grado di lasciare il segno. Senza dubbio, i miei idoli erano Niki Lauda ed Ayrton Senna, e non posso non fare il nome di Michael Schumacher con il quale ho corso insieme, pilota che, ovunque andava a correre, era eccezionale. Michael era il Maradona della F1, era anche un grandissimo appassionato di calcio, ed io e lui eravamo sempre presente alle partite della Nazionale Piloti, disputando tanti match di beneficenza“.
La carriera di Schumacher è stata unica ed inimitabile, e tutti vorrebbero ripercorrere le sue tracce per quello che è riuscito a dare al nostro sport. Di certo, le sue imprese non verranno mai dimenticate, così come la rinascita che è riuscito a garantire alla Ferrari, che oggi è praticamente tornata ai livelli precedenti al suo arrivo in termini di digiuno da titoli mondiali.