Rubens Barrichello è rimasto nel cuore degli appassionati do Formula 1: ma che cosa sta facendo da quando si è ritirato
Non tutti i piloti di Formula Uno diventano famosi per aver vinto il titolo mondiale anche solo una volta. A pensarci bene, i nomi di quelli che si ricordano meglio ad oggi sono a volte legati agli “eterni secondi”, quei piloti di indiscutibile talento che, per un se o per un ma, non sono mai riusciti a portarsi a casa il tanto ambito titolo pur provandoci con tutte le loro forze.
Gente dal talento cristallino come il “Re senza Corona” Stirling Moss, Felipe Massa. O un altro brasiliano come Rubens Barrichello, famoso per aver corso come secondo di Michael Schumacher negli anni migliori della scuderia italiana. Classe 1972 il pilota brasiliano è un nome di rilievo sul panorama della Formula Uno con ben 326 gare portate a termine tra il 1993 ed il 2011 nella competizione più difficile del mondo dei motori.
Barrichello ha corso con la Jordan, la la Stewart, la Honda, la Brawn nell’unico anno di attività del team – coronato dal successo del collega James Button per giunta! – e ha chiuso la carriera in Williams ma è famoso soprattutto per aver gareggiato con la livrea rossa della Ferrari. Tra i suoi ben 11 GP vinti però, non troviamo la soddisfazione di un titolo mondiale che nel 2002 e nel 2004 gli è sfuggito per un soffio.
Cosa fa un campione dopo che si ritira?
Dopo aver lasciato il mondo della Formula Uno Barrichello si è trovato a non poter lasciare più il mondo delle corse come succede spesso a piloti che hanno militato nella massima serie e non vogliono lasciare le gare. Infatti, dal 2012 corre in Stock Car, campionato a ruote coperte che si tiene nella sua nazione d’origine, il Brasile. A cinquant’anni suonati, non ha nessuna intenzione di uscire dall’abitacolo: si diverte troppo!
Purtroppo per Barrichello sono stati anche anni difficili: le ultime notizie della stampa che lo riguardano riportano un’operazione per un tumore benigno al collo nel 2018 che per fortuna è stato rimosso dai medici senza che il pilota riportasse gravi conseguenze e la morte accidentale del suo cane Speedy, ucciso proprio un mese fa dalla noncuranza delle persone.
Il campione si era sfogato sul web dopo che il suo amato cane era morto dopo aver ingerito 11 mozziconi di sigaretta trovati per strada durante una passeggiata, cosa che lo ha portato a perdere la vita, lanciando un appello alle persone che buttano le cicche in strada per un comportamento più civile.