Benzina ed elettrico sono il presente ed il futuro dell’automotive, ma ora si parla già di una nuova tecnologia. Ecco quale.
Il settore automotive è uno dei più attenzionati sul fronte dell’impatto ambientale, e nel corso degli ultimi anni l’offerta è molto cambiata rispetto al passato. Il carburante più utilizzato è sempre la benzina, con il diesel che è in gran calo, mentre l’elettrico, sul quale gran parte delle case sta puntando, non riesce ad ottenere i risultati sperati. Le vetture ad emissioni zero costano troppo, ed hanno tanti altri problemi che ne impediscono la diffusione.
Proprio per questo motivo, sono in corso studi per cercare di trovare un carburante a basso impatto ambientale, che possa soddisfare la clientela ed abbassare costi ed emissioni. A questo punto, è bene andare a studiare un qualcosa di molto interessante, una novità assoluta che in Italia ha già fatto il proprio debutto.
Carburante, ecco quello perfetto per il futuro
L’automotive è alla continua ricerca di soluzioni green per migliorare quella che è la situazione relativa all’impatto ambientale. Su questo fronte, l’elettrico non convince, ed in ogni caso, non sta dando i risultati sperati. Ecco perché si è iniziato a parlare di un nuovo possibile carburante, ovvero l’HVOlution, formulato con una miscela di paraffine stabili, il cui funzionamento è stato spiegato al meglio sul sito web “Businessonline.it“.
Tali paraffine si distinguono per via della loro bassa igroscopia ed una ridotta suscettibiità alla contaminazione batterica, motivo per il quale si sta puntando parecchio su tale carburante. Il progetto è molto serio, dal momento che in Italia è sviluppato dalla Eni, e la dicitura HVO sta per Hydrotreated Vegetable Oil, e si tratta di una tipologia speciale di diesel, che viene ottenuto al 100% da materie prime rinnovabili del tutto.
Secondo quanto riportato dalla fonte sopracitata, Eni ha già avviato la commercializzazione di HVOlution presso 50 stazioni di servizio dislocate in tutta Italia. Eni ha specificato che questo tipo di miscela è esente da aromatici e poliaromatici, che sono dei composti molto famosi per avere un duro impatto sull’ambiente, risultando così molto inquinanti. Tale specifica va così a soddisfare la direttiva europea EN15940:2023 per i gasoli paraffinici che derivano da sintesi o dal trattamento idrotermico.
Per quanto riguarda il prezzo, che è sempre un argomento di forte interesse, Eni non lo ha ancora reso noto, ma è chiaro che un composto così moderno e sofisticato non potrà essere economico. Almeno, non da subito. Si parla di un costo superiore rispetto al diesel a cui siamo abituati, ma è chiaro che questo non possa far pensare di interromperne lo sviluppo.
Se c’è una speranza di sopravvivenza per i motori a gasolio, quellla è tutta riposta in HVOlution, nela speranza che il diesel possa superare una fase di grande difficoltà. Le vendite di auto alimentate con questo motore stanno crollando, ma con la grande novità di cui vi abbiamo appena parlato, la situazione si potrebbe ribaltare, ma è chiaro che ci vorrà del tempo.
