La Honda, da sempre, comanda il mercato degli scooter con la regina SH, ma la concorrenza sta aumentando a dismisura. Una alternativa dall’Asia potrebbe fare faville in Italia.
L’industria delle due ruote non segue logiche molto diverse rispetto a quelle delle quattro ruote. Difatti, ancora prima del boom delle auto alla spina asiatiche, vi sono state delle dinamiche che hanno spinto la vendita di veicoli prodotti in nazioni con poca storia motoristica ai vertici delle classifiche. Gli scooter coreani, taiwanesi e di altre nazioni hanno avuto un boom clamoroso nel nuovo millennio.
Tanti nuovi brand hanno iniziato ad aprirsi delle strade per sbaragliare la concorrenza giapponese. Il marchio SYM produce principalmente scooter, motocicli e ATV. Nelle factory vengono da qualche anno anche realizzate auto per conto delle case coreane Hyundai e, dal 2017, Kia Motors. Nel corso del tempo sono arrivati tanti modelli all’avanguardia nel listino SYM. La dotazione è ricca con controllo di trazione, accensione keyless con telecomando e gruppi ottici full led.
Il SYM Joyride 300 dispone di uno schermo LCD compatto. La qualità dei materiali non è paragonabile ai prodotto Honda, ma non sono nemmeno scarsi. Il design è avveniristico e la guida risulta confortevole. Ideale per gli spostamenti urbani, il nuovo SYM ha un vano nel retroscudo sfruttabile, al suo interno, per riporre oggetti e c’è anche una presa USB. Il tappo del serbatoio è protetto da uno sportellino e si trova nel retroscudo in posizione sopraelevata.
Il SYM Joyride 300 monta un monocilindrico da 278 cm3 con distribuzione a 4 valvole e raffreddamento a liquido. All’anteriore presenta una ruota da 16 pollici e al posteriore una da 14. Il Joyride equipaggia un disco da 260 mm, di piccole dimensioni, associato ad una ampia pinza radiale. Il reparto sospensioni prevede una forcella telescopica e un doppio ammortizzatore. La guida è fluida e non teme anche spostamenti extraurbani.
Il guidatore si troverà in una posizione rialzata molto comoda. Lo spazio a bordo non manca. Coloro che superano una certa altezza potrebbero andare in difficoltà, ma la zona anteriore dello scudo copre bene le gambe. L’assetto risulta un po’ rigido. Il passeggero ha due comodi maniglioni a cui si può mantenere. La posizione può essere un po’ sacrificata in caso di stazze extra large perché vanno alzate molto le gambe per appoggiare i piedi sulle pedane.
Il motore ha un ottimo brio. Il Joyride regala una ottima esperienza di guida in curvoni veloci. La frenata risulta sicura, dosabile e l’ABS entra in gioco solo quando necessario. In autostrada potrebbe esserci qualche turbolenza nella zona delle ginocchia, ma nel complesso la protezione è valida. Nei contesti urbani la ruota anteriore da 16 pollici permette una ottima stabilità e con un peso gestibile, non vi troverete mai in ansia su superfici diverse e dislivelli.
A risultare più noiose sono le manovre a bassa velocità. In ogni caso l’autonomia è ok, i consumi sono ottimi e il controllo di trazione è messo a punto con cura. Sul mercato lo troverete a soli € 4.999. Una cifra, veramente, alla portata per questo segmento di mezzi.
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