Apple, l’auto elettrica costa cara ai lavoratori: polemiche per la decisione dell’azienda

Doveva rappresentare una rivoluzione totale, ma il marchio della Apple ha preso una decisione nefasta.

Gli amanti delle tecnologie Apple sono un numero sempre maggiore. Gli smartphone ideati dal pioniere Steve Jobs hanno rivoluzionato il mondo della telefonia. I prodotti a marchio Apple sono diventati uno status symbol, scelti da giovani e adulti. Nonostante un prezzo più alto rispetto al resto del mercato tutto ciò che è a marchio Apple continua a far faville sul mercato.

Sulla base di questa supremazia tecnologica i vertici del brand avevano pensato di lanciare anche una Apple Car. La decisione aveva, inizialmente, creato un hype clamoroso. I progressisti green speravano di potersi immettere nell’abitacolo di una city car alla spina con soluzioni hi-tech avanzatissime. L’idea che potessero arrivare sulle strade nostrane non era nemmeno così utopistica. Per questo progetto i manager del brand avevano chiamato i migliori tecnici sulla piazza.

Ingegneri che avrebbero dovuto costruire l’auto elettrica più innovativa sul mercato, completamente autonoma. Elon Musk era già pronto a rivedere i suoi piani, proponendo una Model 2 per fronteggiare la city car Apple, tuttavia l’industria dell’Automotive green viaggia ad una velocità tale che il progetto tanto agognato è già stato cancellato. Gli effetti negativi della notizia sono stati deludenti per tutto il pubblico fedele al brand. La Cina, inoltre, sta facendo tremare il mondo. 

Apple, arrivano cattive notizie

L’azienda americana ha tagliato più di 600 posti di lavoro, secondo quanto è emerso sulle colonne dell’attendibilissima fonte Bloomberg. I tagli deriverebbero, naturalmente, dalla decisione di non continuare la progettazione del modello 100% elettrico. I piani per una guida autonoma, secondo quanto riferito, sarebbero stati cancellati del tutto. Il dipartimento statale per l’occupazione è stato informato il 28 marzo che 614 dipendenti saranno licenziati nel prossimo mese di maggio.

Il gigante della tecnologia ha evitato licenziamenti di massa negli ultimi anni, a differenza di altre realtà aziendali concorrenziali, ma ha già tagliato centinaia di migliaia di posti di lavoro dopo la pandemia. La crisi derivata da anni in cui tutto il mondo è finito in ginocchio ha determinato la presa di posizione netta della Apple. Società come Amazon, Google, Microsoft, Snap e PayPal hanno annunciato licenziamenti nel corso de 2024. Rispetto ai competitor Apple non ha licenziato tantissimi dipendenti, confermando una forza lavoro globale di circa 161.000 persone.

Rimane l’azienda con il maggior valore al mondo in ambito tecnologico, ma nessuno è immune alla crisi economica. L’analista del settore Paolo Pescatore di PP Foresight ha spiegato che la scelta di Apple non sarebbe dettata dalla necessità di efficienza. “Appare più uno spostamento del focus strategico verso altre nuove aree emergenti come l’intelligenza artificiale”, ha spiegato lo studioso.

A febbraio è emerso che Apple avrebbe concluso il suo investimento multimiliardario nel progetto di un’auto a guida autonoma a febbraio. Apple ha speso miliardi di dollari nella ricerca e nello sviluppo di una EV senza pedali né volante. E ora? Partono i licenziamenti. Un autogol anche dal punto di vista dell’immagine di un brand virtuoso. Diversi marchi hanno rallentato nella produzione di una gamma full electric. Apple avrebbe spostato oltre 2.000 lavoratori per lavorare su progetti di intelligenza artificiale. Una decisione che avrà, ulteriormente, mandato in confusione molti tecnici scelti, inizialmente, per il settore dell’Automotive 2.0.