Si fa un gran parlare della scatola nera ideata dalle assicurazioni per avere una riduzione del costo della polizza in sede di rinnovo. Ecco cosa è stato deciso.
Scatola nera, paradosso o vantaggio? Il punteggio di valutazione sulla base dello stile di guida e delle percorrenze medie ottenute durante l’anno precedente potrebbe rendere possibile un cambiamento sostanziale gli assicurati. In un ambito piuttosto delicato dell’industria delle quattro ruote è arrivata una novità rilevante.
C’è un problema enorme che ruota intorno alla difficoltà eventuale di un cambiamento di compagnia perché i dati non sono trasferibili tra un assicuratore e l’altro.
Di fatto per ottenere uno sconto gli automobilisti dovrebbero rimanere con la stessa compagnia sul lungo periodo, avendo un’altra problematica legata all’impossibilità di ottenere delle agevolazioni di benvenuto come nuovi clienti presso altre assicurazioni. Anche perché tali bonus a volte superano i vantaggi che deriverebbero dall’adozione della scatola nera. Assicurazione, ecco come risparmiare.
Questo effetto vincolante è stato battezzato “Lock-Effect”, ossia una minore possibilità di rivolgersi a compagnie assicurative da parte dei clienti che hanno la scatola nera. Di fatto l’Ivass ha denunciato la questione palesando dei dati inequivocabili. Il 60% degli assicurati si ritroverebbe a non poter cambiare compagnia.
Scatola nera, arriva l’intervento del Governo
Di fatto i vantaggi di una nuova polizza, compresa tra i 12 e 19% per i nuovi assicurati, si perderebbero a causa proprio della black box che bloccherebbe il trasferimento dei dati. Il disegno di legge del governo, seguendo tutte le segnalazioni che sono arrivate dalle autorità competenti, porterebbe all’aumento di una concorrenza diminuendo i prezzi a carico dei cittadini grazie alla portabilità dei dati.
La questione è aperta e l’installazione delle scatole nere con trasferibilità dei dati telematici registrati consentirebbe al consumatore di scegliere l’offerta più opportuna sul mercato senza la batosta di dover dire addio ai vantaggi pregressi di una scatola nera. Il Garante dei prezzi ha palesato questa realtà e a metà febbraio si è riunita la commissione di allerta rapida sui prezzi delle RC Auto per un confronto con le istituzioni, gli attori protagonisti del mercato e gli stakeholder del comparto.
Secondo quanto è emerso sulle colonne di Quattroruote sono scese in campo la Banca d’Italia, l’AGCM e l’Ivass per una manovra di intervento radicale che dovrebbe trovare una collocazione nel prossimo DdL Concorrenza. A farne le spese spesso e volentieri è il consumatore finale che dovrebbe usufruire di una serie di bonus e invece si ritrova con un sistema che lo penalizza.