Le truffe auto sono purtroppo all’ordine del giorno, ma questa è davvero clamorosa. Ecco come fare attenzione a questi dettagli.
Il mondo di oggi è continuamente legato ad azioni poco ortodosse, e ciò è valido in ogni campo. Le truffe legate all’universo dell’auto sono purtroppo all’ordine del giorno, e causano sempre più malcontento. Quelle delle quali sentiamo più parlare sono legate all’acquisto di veicoli usati, spesso ridotti in condizioni non eccezionali o con un chilometraggio che viene abbassato di proposito.
Tuttavia, spesso ci sono vicende che, se possibili, si rivelano essere ancor più gravi e pericolose, dal momento che per tentare una truffa si mette anche a rischio la propria incolumità. Ciò è accaduto in un noto quartiere di Roma, dove un uomo si gettava sotto le auto per motivi davvero assurdi, ed ora vi racconteremo la sua storia.
Auto, ecco la nuova truffa a Roma
Sul sito web “RomaToday.it“, è stata raccontata una storia che ha dell’inverosimile, ma purtroppo, è corrispondente alla realtà. Un uomo, noto come il truffatore del Tuscolano, si gettava sotto alle auto e chiedeva soldi a chi lo aveva investito, facendo tutto, ovviamente, in maniera volontaria, e mettendo anche a repentaglio la propria vita per un’idiozia di questo tipo.
Dopo essere stato investito, il protagonista simulava la rottura di un gomito o anche di un qualche suo oggetto personale, ed in particolare, il malvivente se la prendeva con donne o persone anziane, nella speranza di avere vita più facile nella sua truffa. Secondo quanto emerso, si tratta di un uomo di 36 anni, romano, che agiva nelle strade del quartiere Tuscolano, ma che ora è finito in manette.
Infatti, l’uomo è stato colto in flagranza di reato al Don Bosco, presso la stazione di Roma Cinecittà, mentre tentava di truffare un anziano in Via Calpurnio Fiamma. Sembra che l’uomo abbia allargato il braccio proprio nel momento in cui stava transitando l’auto, in modo da simulare un investimento e da poter poi cercare di estorcere il denaro.
L’uomo è caduto dopo aver sbattuto contro lo specchietto della vettura, facendo cadere poi il telefonino che aveva tra le mani. Ha chiesto addirittura 50 euro come risarcimento per riparare lo smartphone rotto, ma gli agenti sono poi intervenuti. Secondo i rapporti, avrebbe già effettuato altri tre raggiri oltre a quello che vi abbiamo appena descritto, ed ora la speranza è che la giustizia faccia in fretta il suo corso.