La dashcam è un dispositivo elettronico che viene installato all’interno di un’automobile, e serve a registrare tutto ciò che accade durante il viaggio.
In pratica, si tratta di una telecamera che riprende in tempo reale tutto quello che succede davanti al veicolo, e anche all’interno dell’abitacolo.
Il suo nome deriva dall’unione di due parole inglesi: dashboard (cruscotto) e camera (telecamera). La sua funzione principale è quella di registrare eventuali incidenti stradali o danneggiamenti alla vettura, per poter dimostrare la propria innocenza in caso di contenzioso con le assicurazioni o con altri automobilisti.
Dashcam in Italia: cambia tutto, cosa c’è da sapere
In Italia, non esiste ancora una normativa specifica sull’utilizzo della dashcam. Tuttavia, l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ha emanato delle linee guida da rispettare per utilizzare questo dispositivo nel pieno rispetto della privacy altrui. In pratica, si può installare una telecamera a bordo del proprio veicolo senza incorrere in sanzioni penali purché:
– si informino i passeggeri dell’esistenza del dispositivo
– si oscurino i volti delle persone riprese
– non si registri l’audio
La prima dashcam è stata inventata nel 2000 dal produttore cinese FEIYU TECH. Il primo modello era dotato di un sensore CCD da 1/3 pollici con risoluzione VGA a 30 fotogrammi al secondo. L’utilizzo della dashcam sulle automobili non è vietato dalla legge in nessun paese del mondo. Anche se non esistono normative specifiche sull’argomento, la maggior parte degli stati permette l’utilizzo del dispositivo, purché vengano rispettate le regole sulla privacy.
Nel caso venissero violate queste regole sulla privacy (in Italia) si potrebbe incorrere in sanzioni penali previste dal Codice Penale italiano (artt. 167bis – Violazione della vita privata; artt. 614bis – Violazione segreto d’ufficio). Quindi attualmente è legale installare una dashcam sulle automobili italiane purché vengano rispettate le regole sulla privacy sopraelencate.
Se dovesse verificarsi un sinistro stradale ed entrambe le parti coinvolte fossero dotate di telecamera a bordo auto, ma avessero violato le regole sulla privacy sopra elencate, nessuna registrazione video potrebbe essere utilizzata come prova legale ai fini del riconoscimento delle responsabilità civili o penali nell’accaduto. Tutto ciò perché secondo il Codice Civile (artt. 2697 ss.) ogni persona ha diritto alla propria immagine ed ogni soggetto ha diritto alla tutela dei propri dati personali e sensibili ai sensi del Decreto Legislativo n°196/2003 (“Codice Privacy”).