Il mondo della F1 e quello della MotoGP potrebbero unirsi per lasciare i fan a bocca aperta. Ecco cosa hanno in mente i boss di Liberty Media.
Da quando al Formula 1 è passata nelle mani degli americani vi sono stati stravolgimenti totali. Il Motorsport aveva bisogno, realmente, di una trasformazione? Il prodotto funzionava alla grande, senza necessità di format assurdi e novità che non hanno riequilibrato la griglia. Andare a modificare una disciplina perfetta ha portato solo stravolgimenti negativi.
Lo spettacolo è diventato sempre più finto. Per forzare una competizione che aveva già nella sua essenza una sfida impareggiabile, non a caso chiamata Formula 1, si è creato un mondo che ha fatto storcere il naso ai puristi. Il circus trasposto da Netflix nella serie TV Drive To Survive ha trasformato gli attori protagonisti della pista in personaggi cinematografici. L’appeal della next gen e i follower saranno pure aumentati, ma straordinari interpreti del passato, come Lauda, Senna, Hakkinen e Schumacher avrebbero accettato questa deriva?
La categoria regina del Motorsport, tra l’altro, è diventata anche piuttosto scontata. Il risultato della domenica è indovinabile anche da un bambino con poca esperienza di motori. Dopo il dominio, nella scorsa era ibrida della F1 della Mercedes, ora è il turno della Red Bull Racing. La Formula 1 è sempre stata ciclica, ma non a questi livelli. Dal 2022 ad oggi Max Verstappen ha vinto una quantità di GP impareggiabile, grazie a calendari sempre più lunghi e sfide, estremamente, scontate.
Le nuove auto ad effetto suolo non sono risultate più sfidanti. L’aerodinamica estrema dei prototipi della MotoGP ha portato al medesimo risultato, ovvero una netta supremazia di un solo costruttore. Se da una parte, da italiani, possiamo applaudire al lavoro svolto dalla Ducati, va anche detto che dopo il ritiro di Rossi, non è bastato nemmeno Bagnaia e le sue cavalcate d’autore in top class per accrescere i numeri. Arriverà anche un campioncino italiano nel circus?
Liberty Media ha intrapreso un percorso che ha poche vie d’uscite. La spettacolarizzazione con weekend di gara strani, con SR inclusi con extra punti, ha avuto un effetto molto relativo. I nuovi fan, acquisti attraverso le serie Netflix e i social network, hanno avuto vita breve. Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, insiste che non ci sono piani immediati per una unificazione nei weekend, ma Liberty Media ha già in mano un progetto per la MotoGP.
“Non è qualcosa su cui stiamo lavorando, ma non è nemmeno qualcosa che escludiamo per il futuro a medio termine – ha affermato Ezpeleta su Crash.net – detto questo, la realtà è che ha poco senso, perché alla fine abbiamo alcuni eventi con la nostra base di appassionati, che nella maggior parte dei casi è una base di fan diversa da quella della Formula 1“. Proprio per questo motivo l’unificazione di questi due mondi non ha altre finalità se non economiche.
La Formula 1 fa il tutto esaurito in giro per il mondo, mentre la MotoGP non ha lo stesso seguito. Fare un weekend in cui il mondo delle due ruote si unisce a quello della massima categoria dell’automobilismo sarebbe il massimo nell’ottica LM. I biglietti schizzerebbero a cifre impressionanti, rendendo ancora più complesso per la fascia media poter assistere agli eventi. Inoltre, vi sarebbero diverse problematiche connesse agli sponsor, alle riprese e alla logistica. Il progetto ha tanti dubbi ma al momento, come confessato da Ezpeleta, non può essere scartato.
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