La Red Bull è il punto di riferimento delle F1 ad effetto suolo, ed ora proveremo a capire i motivi del distacco sulla Ferrari.
La F1, negli ultimi anni, ha affrontato una serie di continue rivoluzioni regolamentari, che non hanno prodotto i risultati sperati. Quella che ha portato al debutto le power unit nel 2014 è stata la base per il dominio della Mercedes, mentre il ritorno dell’effetto suolo ha reso la Red Bull invincibile, grazie al talento tecnico di Adrian Newey che su questo fenomeno aveva scritto la propria tesi di laurea.
La Red Bull si gode così un gran gap sulla concorrenza, che in questa stagione è capitanata, in maniera abbastanza netta, dalla Ferrari. Nelle prossime righe, proveremo a capire i motivi del dominio della Red Bull nella F1 di oggi, operando un confronto proprio con la sua prima inseguitrice. La differenza tra le due auto si è ridotta rispetto al passato, ma ci sono ancora diversi decimi di distacco.
F1, i perché della perfezione della Red Bull
Non c’è alcun dubbio sul fatto che la Red Bull, nella F1 dominata dall’effetto suolo, abbia scavato un solco notevole con la concorrenza. Qual è il motivo della superiorità sulla Ferrari e su tutti gli altri? Il guaio è che non c’è una spiegazione singola, dal momento che il progetto è forte in tutto, e sembra non avere praticamente dei punti deboli, tranne, forse, quello del graining che si è visto in condizioni particolari in quel di Melbourne.
Il nuovo pacchetto aerodinamico portato a Suzuka ha evidenziato il ritorno ad un netto gap sulla Ferrari sul fronte dell’efficienza, con la RB20 che riesce a mantenere delle velocità di punta elevatissime pur non perdendo nulla sul fronte del carico aerodinamico. La Red Bull è la miglior vettura sia in curva che nei rettilinei, anche se nelle curve veloci la Ferrari ha guadagnato molto rispetto alla passata stagione.
La Ferrari ha fatto un grosso step anche sul fronte del consumo gomma, che nella F1 di oggi è determinante per essere competitivi in gara. Tuttavia, nel farlo ha perso smalto sul giro secco e fatica ad innescare la gomma Soft, motivo per il quale non è mai riuscita, sino ad oggi, a contendere la pole position alla Red Bull. In sostanza, la RB20, come le sue progenitrici, è perfetta in ogni area, e scalfirla sarà una vera e propria impresa.