I tecnici della Scuderia Ferrari pensavano di aver fatto degli enormi passi in avanti in Australia. Sono stati smentiti dalle prestazioni nella tappa in Giappone.
La doppietta di Melbourne aveva fatto sperare i tifosi in una riapertura del Mondiale. La squadra, infatti, aveva risposto presente nell’unica occasione in cui la Red Bull Racing aveva manifestato dei problemi tecnici. In Giappone la Rossa è tornata a fare una enorme fatica, specialmente con Charles Leclerc. Quest’ultimo è stato autore di una gara valida, riuscendo a rimontare dall’ottava posizione alla quarta.
Scattato dalla quarta fila, grazie ad una oculata amministrazione delle mescole, il monegasco ha impensierito anche il teammate iberico per il podio. Il problema principale di Charles, in questa fase, ruoterebbe nel portare le gomme in temperatura. Una operazione facile solo in teoria perché, in qualifica, risulta indispensabile scaldare in modo impeccabile le mescole per raggiungere la massima performance possibile in poche curve.
Va tenuta conto la conformazione delle gomme. Una mescole è composta da diversi strati. Da una analisi condotta sulle colonne di FP.it è emerso il problema attuale della SF-24. Il battistrada è la zona più determinante, essendo lo strato a contatto diretto con l’asfalto, ma gli strati immediatamente sottostanti hanno una valenza essenziale per fornire il giusto grip.
Charles è sempre stato un asso nel giro secco, ma in questa annata ha un problema in più. Le mescole vanno riscaldate nell’out lap prima del giro lanciato. A differenza dei long run dove la temperatura per forza di cose si trovare a furia di girare in pista, in qualifica ciascun driver ha una manciata di km per trovare la temperatura ideale.
Non può spingere troppo per non rovinare gli strati superficiali della mescola e non possono verificarsi frenate troppo brusche. Lo scivolamento deve essere controllato in modo oculato. E’ arrivato un verdetto inquietante sulle speranze della Rossa nel 2024.
In Ferrari, in qualifica, Leclerc ha manifestato delle difficoltà nell’avere una gomma pronta da subito sul giro secco, in particolar modo se le temperature sono sotto i 20 gradi come nelle ultime due sfide. Il monegasco, sempre dietro a Sainz in gara, ha bisogno di migliorare questo lavoro di riscaldamento per partire più avanti possibile. I margini di miglioramento sono enormi. La SF-24 è una monoposto valida e con margini di sviluppo. Occorrerà solo mettere insieme tutto per tornare a marcare pole.
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