La Formula 1 non è solo lo sport automobilistico più seguito al mondo, ma anche quello che può essere considerato il più pericoloso.
Con una storia che si estende per quasi settant’anni, il numero di piloti che hanno perso la vita in pista è un triste promemoria dei rischi associati a questo sport ad alta velocità. Il primo incidente mortale nella storia della F1 si verificò nel 1952, quando il pilota britannico Cameron Earl perse tragicamente la vita durante un test con una Lotus a Mira. Seguì poi Chico Landi, il primo pilota a morire in gara nel 1953 durante un Gran Premio di F1 non valido per il Mondiale. Il primo incidente mortale ufficiale del mondiale di Formula 1 avvenne nel 1954 con Onofre Marimòn durante le prove del Gp di Germania.
Negli anni successivi, molti altri piloti hanno incontrato destini simili: Alberto Ascari (1955), Luigi Musso (1958), Peter Collins (1958), Stuart Lewis-Evans (1958), Wolfgang von Trips (1961), Jim Clark (1968), Jochen Rindt (1970) e Ronnie Peterson(1978). A questi nomi si sono aggiunti Tom Pryce(1977), Gilles Villeneuve(1982), Riccardo Paletti(1982) Elio De Angelis(1986) e infine Roland Ratzenberger e Ayrton Senna, entrambi deceduti nel tragico weekend di Imola del ’94. L’ultimo caso degno di nota è quello di Jules Bianchi, deceduto dopo nove mesi dalla sua collisione a Suzuka nel 2014.
Ma qual è stato il Gran Premio con più incidenti nella storia della F1? Secondo uno studio condotto da Betway.it, sembra che sia stato quello del Belgio del 1998 a detenere questo triste record con diciassette collisioni tra le monoposto. Damon Hill su Jordan-Mugen Honda vinse quella gara davanti a Ralf Schumacher su Williams-Mecachrome e Jean Alesi su Sauber-Petronas. Solo quindici piloti completarono la gara mentre Michael Schumacher e Alexander Wurz furono costretti al ritiro.
Altri Gran Premi notevoli per gli incidenti includono Adelaide ’91, Monza ’91 e Hockenheim ’95 dove i crash furono numerosissimi dimostrando ancora una volta come la Formula 1 continui ad essere lo sport automobilistico più seguito ma anche incredibilmente pericoloso, data l’elevata quantità di vite perse sulle piste dei vari circuiti sparsi per tutto il mondo.
La passione per la velocità e l’innovazione tecnologica ha sempre spinto la Formula 1 oltre i limiti dell’immaginazione umana. Tuttavia, ogni curva delle sue storiche piste porta con sé ricordi sia delle gloriose vittorie che delle tragiche perdite subite in nome dello sport. La sicurezza dei piloti ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni grazie agli incessanti sforzi degli organizzatori e degli ingegneri; tuttavia, ogni evento ci ricorda l’intrinseca natura rischiosa dell’affrontare i limiti di velocità.
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