La casa giapponese Toyota, leader nel mondo dell’automobile, ha in mente un modo per cambiare il mondo della mobilità sostenibile. Scopriamo di cosa si tratta.
Se c’è un brand che sa il fatto suo in quanto ad innovazioni specialmente relative alla propulsione nelle automobili, quello è Toyota. La casa giapponese è considerabile tra i pionieri delle energie rinnovabili pulite, considerando che è stata tra le prime a credere nei motori elettrici: non possiamo dimenticarci infatti che proprio Toyota ad inizio duemila ha scelto di investire nei motori ibridi con la Toyota Prius in un momento storico in cui pochi ci avrebbero creduto davvero.
Proprio per questa ragione, molti guardano con speranza al brand giapponese che si sta prodigando in modo incredibile nel settore delle energie green: la casa nipponica investe si sui motori ibridi, elettrici ma non solo: sta anche lavorando molto con i propulsori ad idrogeno, altra realtà su cui al momento, in pochi scommetterebbero davvero. E poi, salta fuori questo nuovo progetto.
Il CEO del brand attualmente è Akio Toyoda, un uomo che la stampa del settore conosce bene per un motivo: la sua poca abitudine a sbottonarsi quando gli viene una grande idea. Ad esempio pochi mesi fa lo abbiamo sentito parlare della possibilità di riportare una storica Toyota Celica in produzione ma il dirigente del marchio è stato molto ambiguo a riguardo. Stesso discorso accade ora, con una notizia importantissima. E non si fa per dire.
Di recente il CEO Toyoda avrebbe parlato alla stampa giapponese di un nuovo motore, un’alternativa ai vari propulsori elettrici, ibridi ed a idrogeno – solo per citarne alcuni tra i più celebri – che potrebbero cambiare la mobilità mondiale nei prossimi anni specialmente in Europa dove, a partire dal 2035, non si potranno più produrre auto a benzina o gasolio.
Toyoda ha parlato di un “Nuovo motore alternativo a quello elettrico” che, secondo diverse fonti come Autoappassionati potrebbe realmente costituire l’alternativa all’elettrico su cui anche Toyota per prima sta investendo. L’obiettivo di questo nuovo tipo di propulsore? Abbattere i costi di produzione e naturalmente di vendita per far si che tutti i clienti possano comprare un’auto ecologica.
Il problema? Toyoda non ha spiegato nulla nel dettaglio, lasciando immerso nel mistero il funzionamento e soprattutto l’alimentazione di questo presunto motore del futuro! Una decisione comprensibile, però, se davvero Toyota ha scoperto qualcosa di innovativo perchè dovrebbe permettere alle rivali di prendere spunto da questa invenzione? Speriamo solo di non essere lasciati sulle spine ancora a lungo e di saperne di più.
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