Michael Schumacher in carriera ha vinto 7 titoli mondiali, di cui 5 in Ferrari. Tra i suoi più acerrimi nemici in pista possiamo annoverare Juan Pablo Montoya.
Per chi è cresciuto con le battaglie in F1 dei primi anni 2000 le parole di Juan Pablo Montoya stupiranno. Vi sono stati pochi piloti più coraggiosi del colombiano nell’epopea aurea del Kaiser in Ferrari, tuttavia gli avversari tosti non mancavano. Schumacher, dopo aver affrontato ad inizio carriera Senna e i figli d’arte della Williams, Hill e Villeneuve, dovette vedersela con Hakkinen e Coulthard della McLaren.
In seguito si trovò difronte Raikkonen e Montoya, sino all’esplosione del golden boy Fernando Alonso. Il tedesco ha vinto tantissimo, ma salvo 2 annate in cui disponeva di una Ferrari, nettamente, superiore alla concorrenza ha sempre dovuto sudare. Secondo Montoya le cose in pista per il campione di Hürth erano sin troppo facili. L’ex driver della Williams e della McLaren, vincitore di 7 GP in F1, non aveva alcun timore reverenziale nei confronti del Barone rosso. Gli diede filo da torcere con un atteggiamento spavaldo.
Rispetto alla F1 attuale dove i piloti si spostano, letteralmente, quando vedono arrivare la Red Bull Racing di Max Verstappen, di battaglie se ne erano viste tante in passato. Michael dovette anche in alcuni casi soccombere nella lotta con le seconde guide di McLaren e Williams. Ai tempi non mancavano gli imprevisti e con strategie molto variegati i colpi di scena erano tantissimi. Date una occhiata a cosa sta accadendo a Leclerc. L’opinione illustre dell’ex pilota ha spiazzato i fan.
“La cosa brutta con Michael è che nessuno correva contro di lui – ha affermato l’ex pilota colombiano nel podcast Beyond the Grid – Quando Michael arrivava da dietro pensavano: ‘Oh, Michael sta arrivando’. E tutti si sono allontanati da lui. Questo mi ha fatto inca**are. Perché avrebbero dovuto farlo. Tutti avevano così tanto rispetto per lui”.
“Schumacher li aveva già battuti prima di indossare il casco da corsa?“, ha chiesto il presentatore Tom Clarkson e Montoya ha replicato: “Sì“. Forse il colombiano deve farsi una rapida rinfrescata di vecchi filmati perché di avversari con il dente avvelenato Schumacher ne ha avuto diversi. Montoya ha aggiunto: “Il mio approccio alle corse era tale che la gente pensava che fossi pazzo, il che ha fatto sì che funzionasse perché se mi fossi lanciato in un duello, sapevano che non mi sarei trattenuto, quindi c’erano due possibili scelte o ci saremmo schiantati“.
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