Il provvedimento annunciato nei giorni scorsi è ufficialmente saltato: i conducenti di moto e scooter sono rimasti senza parole.
Sono ormai molti mesi che si parla del nuovo Codice della Strada, caratterizzato da una serie di cambiamenti che andranno a rendere più sicura la circolazione dei veicoli. I numeri relativi agli incidenti stradali, spesso anche mortali, sono davvero troppo elevati e per questo si sta cercando di limitare il più possibile questo triste fenomeno. Tuttavia nei giorni scorsi era trapelata una notizia che sembrava andare in netta controtendenza.
Non a caso proprio questa indiscrezione aveva scatenato una certa indignazione tra coloro che mettono la sicurezza al primo posto. Ma di cosa si trattava esattamente? Ormai tutti sanno bene che da qualche tempo a questa parte a Bologna è attiva Zona 30, ovvero il progetto fortemente voluto dal sindaco del capoluogo emiliano, Matteo Lepore, per ridurre il limite di velocità in diverse aree del centro bolognese. In queste zone, infatti, auto e moto non possono circolare a più di 30 km/h.
Proprio a causa di questo limite così basso un presunto onorevole bolognese avrebbe pensato di cogliere la palla al balzo per ‘liberare’ i conducenti di moto e scooter dall’obbligo del casco. Il sito Motociclismo.it ha infatti parlato di un emendamento presentato durante la discussione alla Camera del nuovo Codice della Strada (che ora dovrà affrontare la prova del Senato).
L’emendamento, presentato dall’onorevole bolognese Lepide Crespa, prevedeva che all’interno delle Zone 30 – e quindi anche a Bologna – i motociclisti fossero esentati dall’obbligo di utilizzo del casco. Questo perché con velocità così basse il rischio per i guidatori di moto e scooter (e anche per i pedoni) sarebbe stato talmente basso da non ritenere più necessario l’uso dello strumento protettivo.
E non è tutto, perché il presunto deputato Lepide Crespa avrebbe anche rilasciato delle dichiarazioni dicendosi preoccupato per il possibile tentativo di ribaltamento del suo emendamento da parte di alcuni senatori contrari all’abrogazione dell’obbligo di casco. Nessuno ha immaginato che potesse trattarsi di uno scherzo creato ad arte in occasione del 1 aprile.
Lepide Crespa non esiste: il nome, infatti, è l’anagramma di Pesce d’Aprile. In più bastava dare uno sguardo al numero di emendamento per capire che in realtà era solo un tiro mancino: il numero 010-420-24 non era altro che la data 01/04/2024, il 1 aprile per l’appunto. Niente da fare per chi pensava a Bologna di poter guidare senza casco: lo strumento protettivo è indispensabile e va portato ovunque, Zone 30 comprese.
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