Il colosso multinazionale Stellantis rilancia, proponendo delle vetture con motore termico anche se l’addio sembrava imminente. Ecco come si muoveranno sul mercato a breve.
La casa produttrice di automobili Stellantis, un colosso che conta decine di marchi importantissimi tra le sue fila tra cui notoriamente i brand dell’ex FCA inclusa la Fiat e tutti i suoi marchi sussidiari può ben vantarsi di essere uno dei brand che ha fatto più passi avanti nel campo dei motori elettrici. Automobili come la 500e con tutte le difficoltà del caso stanno aumentando le proprie vendite anno dopo anno, su un mercato molto complicato.
Capita tuttavia anche a brand così orientati verso l’innovazione che il cliente non accolga come ci si aspetta il futuro, pretendendo un ritorno al passato. Cosa intendiamo? Presto detto: i motori termici, diesel e benzina, hanno ancora molta più presa sul mercato rispetto ai propulsori ibridi ed elettrici e a provarlo, sono proprio i dati di vendita. Una cosa che in casa Stellantis hanno evidentemente notato.
Infatti, proprio in queste ore è arrivata la notizia. La multinazionale olandese ha scelto di fare un clamoroso dietro front nell’ambito della produzione di alcuni modelli. Sembrava ormai arrivata l’ora di dire addio alle loro versioni a benzina e diesel, prima che le richieste della clientela portassero i vertici dell’azienda retta dal CEO Carlos Tavares a rivedere i propri piani.
Stellantis, ritorno al termico, è tutto vero!
La multinazionale ha annunciato che quattro dei suoi principali MPV – multi purpose van o minivan se preferite – più amati torneranno anche in versione termica. Una decisione che arriva presumibilmente per due ragioni: il prezzo più contenuto di queste versioni e soprattutto, il fatto che le vendite di auto a motore termico, come dicevamo poco innanzi, sono ancora molto elevate.
Le vetture in questione? Quattro vecchie conoscenze come la Peugeot Drifter, la Citroen Berlingo, l’Opel Combo Life e la Fiat Doblò. Questa decisione di fare un clamoroso ritorno al termico dopo che il brand aveva inizialmente annunciato l’addio alle versioni a benzina e diesel di tutti e quattro i modelli a partire da quest’anno dovrebbe riguardare anche il mercato italiano, per la gioia di chi vuole acquistare un mezzo di questo tipo.
E allora, vediamo la differenza di prezzo che non è poca: la Rifter elettrica si paga oltre 38mila euro mentre il corrispettivo a benzina sta sui 26.390 euro. Anche il Doblò in versione green costa sui 36mila euro contro i circa 27mila della versione a benzina: una differenza che a quanto pare, i clienti hanno notato eccome.