Toyota e il “tragico” divorzio dalla F1: i motivi del ritiro che in pochi conoscono

La Toyota non ha avuto una parentesi esaltante in F1, e la sua esperienza è stata molto breve. Ecco perché si è ritirata.

Chi non ricorda l’esperienza della Toyota in F1? Purtroppo, essa non è stata fortunata, dal momento che dal 2002 al 2009 non è arrivata nemmeno una vittoria, ma solamente qualche pole position ed alcuni podi sporadici. L’avventura iniziò dopo il ritiro dal programma Le Mans, con due vittorie sfiorate dalla GT-One nel 1998 e nel 1999, che portarono comunque a far scoprire al mondo il grande potenziale motorsportivo di questo marchio anche fuori dai rally.

Toyota, sapete perché non corre più in F1? Ecco la spiegazione
Toyota con Jarno Trulli in azione (ANSA) – Grandprixtimes.it

La prima gara della Toyota in F1 fu subito ottima, con Mika Salo che ottenne il sesto posto al GP d’Australia del 2002, che all’epoca valeva un punto. Il primo podio è stato ottenuto da Jarno Trulli nel 2005, con un secondo posto al GP della Malesia, e la prima pole position fu sempre appannaggio del pilota italiano, ottenuto ad Indianapolis qualche mese più tardi. Sembrava l’inizio di una grande storia, ma le cose non andarono come previsto.

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Il 2005 è stata la migliore stagione della storia della Toyota in F1, con diversi podi conquistati da Jarno Trulli e Ralf Schumacher ed il quarto posto maturato nel mondiale costruttori, alle spalle di Renault, McLaren e Ferrari. Dal 2006, tuttavia, le cose peggiorarono di nuovo, e non arrivarono i risultati sperati, con tante delusioni e poche gioie in quello che dai vertici era stato preventivato come l’anno della definitiva consacrazione, ma nulla fu più lontano dalla realtà.

Ralf Schumacher e la crisi
Ralf Schumacher in azione (ANSA) – Grandprixtimes.it

Se possibile, il 2007 andò ancora peggio, a causa di una monoposto lenta ed anche inaffidabile, che lasciò spesso a piedi i due piloti. Nel 2008 Trulli tornò sul podio con un terzo posto in Francia, ed anche il suo nuovo compagno di squadra Timo Glock assaporò questa gioia con una seconda piazza in Ungheria. Nel 2009 arrivarono nuovi podi ed un’ultima pole position, ma considerando che ormai era l’ottava stagione di questo team, venne considerato un risultato non all’altezza degli investimenti svolti.

In quegli anni, era scoppiata la grave crisi economica mondiale, che assieme agli scarsi risultati fu il motivo dell’abbandono della Toyota, che resta impressa nella storia come uno dei più grandi fallimenti per via dei tanti soldi spesi. In seguito, la casa giapponese si è rifatta nel FIA WEC, alla 24 ore di Le Mans e nel mondiale rally, portando a casa tante soddisfazioni. Chissa che in futuro non vogliano riprovarci anche nella massima formula per vendicarsi.

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